Marco Colacino (Cosenza, 1986) trascorre parte della propria infanzia tra Bologna e Ravenna prima di ritornare in Calabria, continuando a mantenere un legame profondo con l’Emilia-Romagna, e alla dedizione per la ricerca e lo studio affianca quella per i suoi adorati gatti.
Si forma presso il DAMS dell’Università della Calabria dove consegue i titoli triennale e magistrale (entrambi magna cum laude) con delle tesi su televisione e calcio prima e sugli attori divenuti politici poi il cui relatore è stato il compianto Marcello Walter Bruno, Maestro divenuto poi fidato amico. Si perfeziona, successivamente, presso l’Università di Milano-Bicocca in Teoria Critica della Società. Alla formazione sociosemiotica nell’ambito dei Media Studies, dei Television Studies e dei Cinema Studies ha affiancato, così, quella nella Critical Theory (dai Post-Colonial Studies alla French Theory, passando per Queer e Disability Studies).
In passato ha scritto per varie testate giornalistiche locali e nazionali, curato l’ufficio stampa della Pallavolo Cosenza, prestato servizio presso l’Università della Calabria in qualità di esperto in didattica integrativa erogata in favore di studenti con disabilità e DSA.
Negli ultimi anni sono diversi tanto i suoi contributi apparsi su riviste scientifiche in Italia e all’estero, quanto le partecipazioni in qualità di relatore a convegni e seminari: il suo interesse di ricerca principale è indirizzato verso le interferenze tra media e politica e verso le forme attraverso le quali il modo di produzione, le sue crisi e le resistenze, si manifestino all’interno delle produzioni dell’industria dell’intrattenimento audiovisivo.
Dal 2019 collaboratore della rivista di public history “Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi”, diventa socio ordinario dell’Associazione dal gennaio 2024. È il referente di Clionet per la Calabria.